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giovedì 11 agosto 2011

Pesce spada in panatura di menta e limone (piscispata 'mpanatu)

pesce spada 'mpanato

Il pesce spada è un "pesce mediterraneo" per eccellenza: vive nelle calde acque del Tirreno del sud, anche se si trova anche in acque spagnole e greche, e non si può escludere che le diverse condizioni del mare lo spingano oggi a cercare territori migliori.
La sua pesca, raccontata sin dai tempi dell'antica grecia, è sempre stata difficile e costituita da rituali che servivano a propiziare gli dei e il bottino: in tempi antichissimi non era certo impresa semplice come oggi.
Si dice che nello stretto di Messina fosse più facile catturare pesci di grossa taglia che attraversavano il canale: vero o no, di certo in tempi antichi quelle acque erano meno trafficate e più generose.
Si dice anche che i pescespada, animali da fondale, vengano in superficie solo per amore: ed è allora che vengono arpionati, prima la femmina, e poi il maschio, che senza la sua compagna non abbandona il territorio nel tentativo di ritrovarla.
La storia d'amore è di certo struggente e d'effetto. Per questo motivo trovo che la carne di questo pesce sia degna di rispetto e di onore.
Leggera, nutriente, sana, facilmente proponibile ai bambini perché priva di lische minute e dalla consistenza compatta. Questa è la mia proposta dal profumo siciliano: un gusto rinfrescante di menta e limone per una carne dalla superficie croccante e dorata e dal cuore tenero, tanto apprezzata dalla mia bimba.

pescespada 'mpanato

ingredienti
  • pescespada, una fetta a testa di spessore medio
  • pangrattato, q.b.
  • olio e.v.d'oliva
  • sale
  • foglie di menta fresca
  • scorza di un limone bio appena raccolto
preparazione

In un largo piatto versate abbondante olio d'oliva e passatevi le fette di pesce spada, rigirandole ambo i lati. Lasciare qualche minuto ad ammorbidire.

Nel frattempo disponete il pangrattato in un altro piatto, aggiungete il sale, la scorza di limone "rigata"(anche a riccioli va bene) e le foglioline di menta tritata.

Passate le fette in questo trito, pigiandole bene per far aderire il pangrattato condito.

Cuocete ai ferri, o alla brace, fino a doratura della crosticina.

1 commento:

Letiziando ha detto...

Solo a vederlo mi vien l'acquolina in bocca, mi immagino a gustarlo :)

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E' per questo che ogni tanto latitiamo...